Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2012

La sabbia per me

La bella vita ritagliata in due settimane al mare. Una corsetta al mattino, tanto cibo e tutta la serenità che ci vuole per scavare una buca sulla spiaggia a due passi dalla camera. E non far niente di sbagliato, niente di quello che non occorre veramente. Che bella vita. Sperando che il tempo scorra lentamente, respirando iodio anche per l'inverno e non averne mai abbastanza. Tutta la sabbia addosso. Datemi un bacio che sorrido e corro via.

Quesito di Ferragosto

In questa giornata di caldo africano con umidità a 1200, cibo alla griglia e vinello caldo, mi chiedo come sia stato possibile fermarsi qui, in questa pianura senza speranze, con l'umidità alle stelle. Cioè coraggio è partire o coraggio è fermarsi in questa palude di zanzare? Perché è più facile dire e pensare che probabilmente in un'altra città, in un altro continente sarebbe stato tutto diverso o è più facile immaginare una vita in questo paese di niente? Che schifo avere caldo guardando New York alla tv.

Alex e tutto il resto

Olimpiadi. Il maratoneta detentore del titolo non si presenta e solo qualche giorno fa se ne è capito il motivo. L'Italia insorge, le dita puntate verso il campione senza personalità. Poi quell'intervista straziante in cui si confessa mettendo lacrime e cuore in mano a tutti i telespettatori. E io lì che penso quanto sia difficile essere un vero atleta. Niente vita sociale, niente aperitivi, feste di compleanno senza torta con la panna, allenamenti sei giorni su sette, muscoli scolpiti, gare e nient'altro. La vita fatta di appuntamenti, mondiali, europei, campionati italiani e olimpiadi. Nessuno di noi, piccoli atleti metropolitani, può captare una vita fatta di scadenze, rigore fisico e mentale, dieta, allenamento, culto della perfezione, tutto per una medaglia, per un podio che sogni da sempre, per una gara perfetta. E così il maratoneta perde il controllo, diventa, improvvisamente, un uomo normale, un uomo competitivo, che non vuole perdere, che non vuole restare indie