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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

Domani è mercoledì e non mi sono accorta

Come tutto scorre lento. Le ore soffocano dietro le spalle, il respiro mi si appiccica al collo, non riesco a uscire di casa se il sole non mi brucia la testa. Ho i piedi freddi. E' autunno come fosse ottobre e tutto gira al contrario. Poi c'è che il tempo ha dei buchi da riempire e io ho tutte quelle cose da fare che di solito non iniziano mai, invece oggi cominciano e chissà quando finiscono. Tutto un modo per non buttare gli istanti e i minuti e le ore e i sorrisi e tutto il resto. Che congiungere non è sempre corretto, come non lo è respirare senza le finestre aperte, chiedere senza mai dare e mangiare torte senza burro. Non posso proprio resistere, sono io quella che dice sempre di no e aspetta, come fosse l'unica cosa veramente utile, con le dita che battono leggere su una tastiera liscia, mentre un bimbo nell'altra stanza dorme con il pallone accanto al letto. I minuti di questo agosto si esauriscono con l'aria fredda, come quelli del buio che arriva sempr

Il Grande

Leonardo DiCaprio mi piace anche ciccione. Che poi non è che sia grasso, è esplosa la faccia ma gli sono rimasti i lineamenti da bambino e per quanto gel gli mettano in testa, è una cosa che non se ne va mai. La faccia da bambino, intendo. Comunque, alla fine, ho visto The Wolf of  Wall Street, a casa, in primafila con Sky perché io al cinema non riesco più ad andare se non per aeroplani volanti, macchine parlanti, lumache turbo. E lui era da Oscar, se non lo è qui non lo sarà mai più, mi dico, perché a parte la perversione del soggetto in continuo stato di ebbrezza e droghe improponibili, credo sia riuscito a interpretare più di un individuo all'interno di un unico, solo personaggio. E' un trasformista con la faccia da maialino. Mi piace se fa il cattivo, se fa il bravo, se guarda lei, la bionda di PanAm, che più perfetta di così non può essere. Sono ossessionata dai personaggi secondari, da chi ruota attorno al protagonista, li devo riconoscere, individuare, denominare, dare

Se guardo giù

"Il cielo è blu e terso, le nuvole si fanno respirare come quando da bambini si annusava la pioggia sull'asfalto. Solo che l'acqua non si vede, la si sente sulla pelle come una salviettina umidificata comprata all'autogrill. Però si toccano gli aerei piccoli e lenti con le mani alte, le luci basse, i motori sopra la testa che sembrano esplodere. Un ragazzo con il cappello di paglia guarda in alto e crede di non vedere nulla. Invece ci sono due volti che ridono di niente e di tutto, le mani a penzoloni, il cuore frastagliato in attesa del mare che sembra non arrivare più. Invece è li, dietro l'angolo, come se non si fosse lontani abbastanza, il profumo di salsedine e petrolio si mischia a labbra che non se l'aspettano. E' una partita in pareggio, con i minuti che scorrono nella testa. A volte, per la vittoria, ci vuole un po' di fortuna, a volte solo coraggio e se si osserva meglio, forse, gli occhi non diventano così scuri. Anche se il cielo è blu

Oggi non è trenta

Per tutto questo tempo ho pensato a te. E avevo promesso. Come è facile farlo in queste occasioni. Avrei dovuto scrivere qualcosa di te il 30 luglio. Di ogni anno. E invece ho perso un pezzo. Il 30 luglio di quest'anno ho donato il sangue e mi sei venuta in mente perché mi chiedevi sempre se facesse bene donarne così tanto, io rispondevo che è la prassi e tu mi dicevi che la mia pressione è stata sempre troppo bassa e la mia pelle troppo bianca. Era un discorso sempre uguale. Anche la bistecca di mezzogiorno lo era. Poi sono andata dal parrucchiere, mi sono tirata i capelli ricci, li ho spuntati per testare per la seconda volta la sua bravura. Sai che non lo so. E ho perso tempo. Sono andata a fare la spesa, avrei voluto comprare un paio di scarpe, ho ritirato R come fosse un pacco postale e finalmente, tra la pioggia, ho varcato la soglia di casa. Ho respirato profondamente, ho pensato che ci fosse silenzio. Mi sono chiesta che giorno fosse e lì ho capito di esserci caduta sopr