E' il momento della nostalgia. Forse è il mese, non lo so. Nostalgia di spensieratezza, nostalgia di un pallone, di palestre, di trasferte, di punizioni sui gradoni della palestra. Vittorie puntuali, perchè eravamo così brave da lasciare sempre il segno, senza poi alla fine raggiungere l'olimpo. Un gruppo così bello da togliere il fiato, un allenatore così spassoso e terrificante da lasciarci senza parole. Che bello essere così vivaci e senza pensieri, il suono del pallone sul linoleum, gli spogliatoi pieni di quelle risate immense. E quell'unica foto così lontana da sembrare irreale. Mi manca quella stupidità legittima, quella pazzia giustificata. Non sono più stata così. Non ho più visto nessuno chiedere indicazioni ad un sordomuto, non ho più visto nessun allenatore agitarsi in quella maniera, nessuno mi ha più chiamata "madonna dalle gambe indurmente", non ho più visto il terrore per una gita a gardaland e un allenamento saltato, non ho più cantato su u...