Stasera c'erano qui Fabry e Francy a mangiare la mia pizza e anche se non è tonda la mangiamo sempre in quei piatti giganti che più o meno tutti possiedono. I miei sono sei e raffigurano sei belle città del mondo: Parigi, Londra, New York, Il Cairo, Honolulu e Roma. Quando li dispongo sulla tavola lo faccio casualmente ma non mi faccio mai capitare Il Cairo, forse perché è l'ultima città che vorrei vedere, di solito capita sempre a L., in maniera spontanea. Comunque, succede che finita la cena, metto i piatti in lavastoviglie e mi scivola dalle mani verticalmente un piatto, si scheggia. Non si rompe ma piccoli pezzettini si staccano. Penso: speriamo che non sia Parigi e nemmeno Londra e nemmeno New York e nemmeno Roma, speriamo, speriamo. E' Honolulu. Sono quasi felice. E' un segno. A Honolulu non ci andrò mai. Chissenefrega. Una cosa molto stupida, che mi si addice. E poi penso anche che sto per partire. Uno di quei viaggi normali. Che il vero viaggio si fa se si va ...