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Visualizzazione dei post da agosto, 2011

Prima o poi

Suona la prima sveglia. Sono le 6.30. Spenta. Il secondo avviso è un quarto d'ora dopo e riesco almeno ad aprire gli occhi. Mi sembra di aver passato una notte in una frenetica discoteca milanese, fra aperitivi e superalcolici e invece no, mi sono solo addormentata un pochino tardi. Un minutino dopo mi lancio giù dal letto, picchio il piede destro contro lo stipite della porta, alzo gli occhi al cielo perché le parole non mi escono, corro in bagno, i vestiti sono già pronti, sono diventata più previdente e poi  non si sa mai (potrei essere talmente assonnata e sbagliare l'abbinamento colori - vestiti in un batter d'occhio). Poi uno yogurt, nelle migliori mattine, davanti al tg, e qualche biscotto sgranocchiato con swiffer in mano mentre faccio le piste in salotto. Il divano riordinato, le briciole raccolte, lo schienale raddrizzato, i telecomandi sparsi per il tappeto, le ditate sul televisore ("Laura, girati! Chiudi gli occhi!"), ci vorrebbe un giro di aspirapo

Alice nel paese delle Meraviglie

"La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità! " " C'è un posto che non ha eguali sulla terra... Questo luogo è un luogo unico al mondo, una terra colma di meraviglie mistero e pericolo. Si dice che per sopravvivere qui bisogna essere matti come un cappellaio. E per fortuna... io lo sono. " "Ti svelo un segreto: tutti i migliori sono matti" "Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è, non sarebbe e ciò che non è, sarebbe..." "La scelta è solo tua, non si vive per accontentare gli altri" Alice: "Alcune volte cerco di pensare a 6 cose impossibili prima di fare colazione" Cappellaio: "Brava! E' un ottimo esercizio! Tuttavia ora ti converrebbe concentrarti sul Ciciarampa!" Alice: "1. Esiste una pozione che ti

Buonanotte Fiorellino

Buonanotte, buonanotte amore mio, buonanotte tra il telefono e il cielo. Ti ringrazio per avermi stupito, per avermi giurato che è vero. Il granturco nei campi è maturo ed ho tanto bisogno di te, la coperta è gelata, l'estate è finita. Buonanotte questa notte è per te. Buonanotte, buonanotte fiorellino, buonanotte fra le stelle e la stanza, per sognarti, devo averti vicino, e vicino non è ancora abbastanza. Ora un raggio di sole si è fermato proprio sopra il mio biglietto scaduto. Tra i tuoi fiocchi di neve, le tue foglie di tè. Buonanotte, questa notte è per te. Buonanotte, buonanotte monetina, buonanotte tra il mare e la pioggia, la tristezza passerà domattina e l'anello resterà sulla spiaggia, gli uccellini nel vento non si fanno mai male, hanno ali più grandi di me e dall'alba al tramonto sono soli nel sole. Buonanotte questa notte è per te

Dopo un mese

La vita continua a piccoli passi, è passato un mese ma sembra che il tempo sia stato più lento del solito, quasi volesse farmi un dispetto, quasi fosse un affronto. Ho respirato a grandi boccate, ho pianto ad ogni angolo, ho parlato cercando di sentirla a fianco, ho cercato la rassegnazione e sperato che qualcuno potesse aiutarmi. Ricordi, momenti, fotografie, cassetti rovistati in cerca di un po' di profumo, parole che riaffiorano, desideri ultimi, cose non fatte, non dette, ricette che non ho mai imparato, tratti di vita di cui non conosco l'esistenza, persone mai conosciute, l'albero genealogico con un pezzo mancante. E intanto non cambia niente. I minuti inesorabili si ostinano a ticchettare ovunque, la possibilità che un'anima sia comunque meno sola è un miraggio, la gioia rimarrà per qualche tempo congelata in serenità. Perché non trovo soluzione. E la rabbia prima o poi svanirà. La tristezza si chiuderà in un angolo. Verrò nuovamente travolta dalla monotonia

Un giorno - David Nicholls

Vagabondando felicemente e velocemente nelle librerie lodigiane (a dire il vero ne visito sempre e solo due e non compro mai libri nei supermercati perchè mi sembra squallido), mi sono imbattuta in "Un Giorno", uno dei libri che riporrò immediatamente al terzo ripiano della mia raccolta (quello dei migliori). Il romanzo si svolge sempre il 15 luglio, per 20 anni,  ricorrenza inglese di San Swhitin. Emma e Dexter, Em e Dex. Un amore che nasce quasi per caso, due vite che continuano parallelamente, due personaggi così possibilmente veri che li immagino in maniera precisa. Lo leggo in meno di una settimana, di notte, di giorno, appena sono libera. Non ne posso fare a meno. Provo gioia, dolore, rabbia, palpitazioni da quindicenne impazzita. Devo prendere respiro ad ogni nuovo capitolo, a tratti mi innamoro di Dexter e mi immedesimo in Emma. E quando è così, per me, è un successo. Non conosco David Nicholls come autore, non ho mai letto nient'altro, ma  questa sua capac

Acqua e Farina

Penombra di una casa in periferia, dove il verde era ancora immenso. Le cicale e i grilli come musica.  Il silenzio di un condominio che dorme. La porta di ingresso con il poster della nazionale mondiale dell'82. Nanette che abbaia. L'atrio fresco e la cucina un po' più calda. Tutto come fosse ieri. Quando ero piccola, insieme a F, giocavo spesso con pentolotti, acqua e farina. Sempre d'estate, sempre quando il caldo torrido non ci permetteva di stare sotto il sole, sempre quando la casa era ancora fresca. Riempivamo le piccole pentole e le piccole brocche come fossimo cuoche di rinomati ristoranti. piccoli contenitori di rame e metallo, con i manici di plastica nera, cucchiai venuti da chissà dove e piccoli mestoli di plastica. Ore e ore a mescolare, versare e far finta di assaggiare  l'intruglio elaborato e per noi altamente sofisticato. Liquido, molto liquido, poco liquido, denso e molto denso. Risate burrascose. Divertimento puro, con poco e niente.

Polpette di pesce

In questi giorni di libertà provvisoria ho cucinato, o meglio, ho dedicato qualche minuto alla sperimentazione di qualche nuova ricetta. Da GialloZafferano ho estrapolato le Polpette di Pesce, con i seguenti ingredienti: 1 ciuffo di prezzemolo 1 spicchio d'aglio Timo qb Pepe qb Sale qb 700 gr di filetto di merluzzo pane, mollica 100 gr Farina qb Parmigiano 80 gr Inserire nel tritatutto la mollica, il formaggio, il timo, il pepe, il sale e il prezzemolo. Inserire per qualche secondo anche il merluzzo tagliato precedentemente a pezzettini. Mescolare le uova sbattute e creare un unico impasto per poi formare con le mani delle palline (io le ho fatte piccole ma la dimensione è soggettiva). Infarinarle. Per cuocerle si possono mettere in forno a 180° per 25/30 minuti ma è possibile friggerle in una pentola con dell'olio di semi (dipende dalle calorie che si vogliono ingerire) Spettacolo.

Puzzle

R torna a casa, dopo 5 giorni di vita senza di me. I primi 5 giorni senza mamma e papa'. Il cucciolo diventa grande e se la cava. La sopravvivenza e' nostra più che sua e per proteggerlo ci dimentichiamo di quanto il tempo sia inesorabilmente veloce. Io, nel frattempo ho cercato di non pensare, di non abbandonarmi, di fare tutte quelle cose che non riesco a fare facilmente con lui. Cose da donne, per non sentirmi troppo vecchia e malandata. Un relax veloce, senza pretese, io e L siamo tornati anche  un po' fidanzati, senza la spensieratezza di un tempo ma con quella tranquillità che abbiamo stentato a riconoscere. Poi venerdì siamo scappati da questa cappa di afa, scappati per un viaggio di tre ore ancora in due, scappati per respirare meglio e riprenderci un po' di sole sano. Il nostro bambino ci aspettava in quelle spiagge che io stessa avevo tanto amato e con quella furbizia che lo contraddistingue, quando ci ha visto, si è buttato a terra, si è lasciato baciare e

Senza pace

Rossetto rosso, sbavato, tutte le mattine, prima di uscire per la spesa. I gambaletti sotto la gonna, le scarpe con un filo di tacco. I pavimenti lavati ogni mattina, la casa sempre in ordine, il letto senza una piega fino all'ultima mattina. Occhiali grandi in un viso che diventava sempre più piccolo, il sorriso che ti accoglieva con forza in qualsiasi momento della giornata. Le sue gioie erano le felicità degli altri, i racconti dei nipoti, il Milan che vince, R che gioca con le macchinine nella sua casa ordinata, i panni stirati perfettamente, le sigarette nelle dita ossute. Gioie di tutti i giorni. Senza disturbare nessuno, senza chiedere mai niente, senza preoccupare mai nessuno. E io, senza rendermi conto, ho vissuto del suo ossigeno, dei suoi sorrisi, delle sue attenzioni, delle sue carezze. Sono corsa da lei ogni giorno, per vederla, perché non ne potevo fare a meno, perché tutto mi sembrava meno difficile, perché tutto aveva più senso. Sento ancora le sue mani nelle m