Voci dentro e fuoricampo. Immagini. "Capodanno, Millenovecentonovantanove, che solo a dirlo mi spavento, si pensava che il mondo potesse esplodere e se proprio doveva essere, meglio lasciare i nostri resti in un posto bellissimo. Io e Lilly, poco più che ventenni, partiamo per Parigi, un viaggio nauseabondo di dieci ore, sedute e imprigionate in un pullman, circondate da persone di cui non ricordo nemmeno un viso. Ma ci siamo ripassate le sopracciglia, abbiamo ascoltato musica, appena passato il confine abbiamo bevuto acqua Evian e abbiamo pensato che anche la noia sarebbe stata fantastica. Il nostro hotel era situato nel quartiere La Villette , XIX Arrondissement (o forse era il XVIII?) e non era esattamente come l’avevamo immaginato. Tutto troppo grande, troppo moderno, troppo americano, troppo caldo, troppa moquette, troppo e basta. Ma non importa. Il metro era vicino. Dietro l’angolo, l’accesso al mondo. Qualche fermata ed eri a MontMa...