Oggi niente è al posto giusto.
A partire da miei vestiti e da L. che dorme con la faccia scontenta nella mia parte di letto.
E mi alzo così stanca da vedermi gli occhi non allineati correttamente.
Mi chiedo da quanto tempo non mi capita di dormire con il cuore in pace, senza pensieri, con il respiro lento. Non lo so più.
Capisco solo che L. condiziona la mia vita ogni giorno. E lui non è mai felice. Mai sereno.
Prima il lavoro, poi la casa, poi il calcio.
Questo lavoro non va bene, non è il suo.
Questa casa lo soffoca, non va bene, non è la sua.
Il calcio è troppo impegnativo, vorrei ma non posso, i vincoli e gli impegni incalzano, l'età avanza, non è più cosa sua.
L. ha lo stesso senso di proprietà di R. (3 anni).
O è tutto mio o non è cosa buona e giusta.
Credo sia un conflitto mai superato, non so se esiste una malattia del possesso ma se ci fosse L. sarebbe un caso clinico.
Che mal di testa.
Tutto gira dalla parte sbagliata.
E per il mio essere senza sfumature, è tutto sempre più complesso.
Ma capire cosa si desidera e cercare di ottenerlo non è utopia. Non stiamo parlando di come poter vincere un milione di euro al super enalotto, stiamo parlando di decidere se volere una casa nuova, di decidere se giocare a calcio o appendere le scarpe al chiodo.
L'ambizione deve essere precisa altrimenti è solo disordine.
A partire da miei vestiti e da L. che dorme con la faccia scontenta nella mia parte di letto.
E mi alzo così stanca da vedermi gli occhi non allineati correttamente.
Mi chiedo da quanto tempo non mi capita di dormire con il cuore in pace, senza pensieri, con il respiro lento. Non lo so più.
Capisco solo che L. condiziona la mia vita ogni giorno. E lui non è mai felice. Mai sereno.
Prima il lavoro, poi la casa, poi il calcio.
Questo lavoro non va bene, non è il suo.
Questa casa lo soffoca, non va bene, non è la sua.
Il calcio è troppo impegnativo, vorrei ma non posso, i vincoli e gli impegni incalzano, l'età avanza, non è più cosa sua.
L. ha lo stesso senso di proprietà di R. (3 anni).
O è tutto mio o non è cosa buona e giusta.
Credo sia un conflitto mai superato, non so se esiste una malattia del possesso ma se ci fosse L. sarebbe un caso clinico.
Che mal di testa.
Tutto gira dalla parte sbagliata.
E per il mio essere senza sfumature, è tutto sempre più complesso.
Ma capire cosa si desidera e cercare di ottenerlo non è utopia. Non stiamo parlando di come poter vincere un milione di euro al super enalotto, stiamo parlando di decidere se volere una casa nuova, di decidere se giocare a calcio o appendere le scarpe al chiodo.
L'ambizione deve essere precisa altrimenti è solo disordine.
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