La prima volta da
indecisa . Le prime votazioni in cui tutto risulta talmente vecchio e pieno di
muffa da disorientarmi. Ora, siccome sono entrata nel panico e ho un bisogno
struggente di un’illuminazione, mi sono rifugiata nella mia memoria storica e
ho provato a ripassare cosa è destra e
cosa è sinistra. Et Voilà.
La prima è
sinonimo di competizione, d’individualismo. Più si è competitivi più l’offerta sarà
migliore e di qualità. Tende a difendere
le differenze sociali ed economiche, fa
del “Vinca il Migliore” una legge da applicare in campo economico, sociale,
politico. Lo Stato non dovrebbe
intervenire nell’economia e nella società, è per la libera iniziativa, per il
capitalismo. La destra difende la patria, le identità nazionali, i valori della
religione di appartenenza.
La seconda si
preoccupa che le risorse possano essere equamente distribuite, credono che le
disuguaglianze siano eliminabili. La
sinistra appoggia tutte le iniziative pubbliche, crede che l’obiettivo della
politica sia la creazione di una società “pulita” e vivibile, alla portata di
tutti, nel rispetto di quelle che sono le diverse culture mondiali.
Non scherziamo.
La verità è che
questi sono ideali storici, molto molto sintetici, attualmente il confine tra
le parti è meno netto, io non lo so se i due maggiori schieramenti di oggi si
possono realmente definire di destra o di sinistra, per cui torno nel mio
iniziale imbarazzo.
I principali
leader politici sembrano tutti buoni, bravi, poco belli e intelligenti. C’è un
ex comunista che finge di essere più moderato, un industriale milanese che crea
un impero e vuole diventare presidente della Repubblica, un attore che gira le
piazze urlando, un professore che si finge dedito al bene dei cittadini ma
tassa anche il respiro, e signori dalla cravatta verde che urlano da un
decennio di voler creare il federalismo senza farne vedere l’ombra. Un
guazzabuglio e niente di più. Tutto perché la politica italiana è diventata una
casta e un affare a lunga durata (manteniamo ancora oggi il senatore gobbo che i 100 li sfiora di poco).
Comunque come dice
l’amico G., io sono solo una qualunquista,
un’italiana non coerente, che si ferma solo all’apparenza. Cosa si vota quando si è come me, vacui come
una nube di vapore acqueo?
Sono solo una
testa come tante, una che sognava di essere guidata da un leader giovane,
carismatico, intelligente mentre tutto corre per il verso opposto e alla guida
del mio bellissimo paese vedrà uno dei soliti maturi faccioni di questi ultimi
20 anni. Una proposta per andare avanti e tre per tornare indietro.
Ahimè. Come niente
fosse successo.
La gente come me desidera essere salvata e non sa cosa votare
proprio per questo. Nessuno mi assicura che ci sarà un cambiamento. Perché oggi
in Italia, per sopravvivere, occorre essere veloci, prima che il mondo intero
ci sorpassi.
Ok, la smetto.
Ci dormo sopra. E
soffoco i pensieri.
[Però un'ultima cosa, al mio caro amico G. la voglio dire... se le primarie del PD fossero state veramente aperte, come le precedenti (con Prodi), non avrebbe vinto quello stantuffo di Bersani, con tutte quelle vecchie alleanze addosso, allora non si starebbe qui a disquisire, te lo dico io, saremmo tutti contenti... e non indecisi. Oh Gabriele sei sicuro che sia io l'ottusa???]
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