Ma come siamo lenti. Ho dovuto modificare la mia homepage (di una testata giornalistica) per non rodermi le anche e i sentimenti. Si insomma, l'Italia è governata da una manica di imbecilli e alla terza votazione non sono ancora riusciti a decidere il nome del futuro Presidente della Repubblica.
Da povera cittadina con un lavoro tassato e precario (perché niente è ormai certo), ho la sensazione che il prossimo ultra settantenne sarà una persona che avrà un gran da fare con tutti questi vecchi galletti e forse cadrà uno dei più importanti luoghi comuni italiani... il Presidente della Repubblica non serve a un cazzo (evviva i francesismi).
Perché diciamolo senza vergogna, per una volta, che siamo un popolo fantastico, pieno di gioia, pieno di tradizioni, di cultura e educazione alla vita.
Ehm.
Perché se a Montecitorio ci sono anche i Grillini vuol dire che un po' di America è arrivata anche qui, in ritardo ovviamente e non è proprio come vedere il caro Martin che nel 1963 a Washington, davanti ad una folla adorante, diceva I have a dream. Ecco proprio no. Ma non importa, la felicità nostra va oltre il triste sapere che chi ci sta sopra non ha nemmeno un quinto del carisma e dell'intelligenza del compianto americano sognatore, perché siamo italiani felici davanti ad una tavola bandita e il forno acceso. Il tg è di sottofondo.
Ehm.
Però almeno Habemus Papam l'abbiamo detto in fretta.
Solo 24 ore per accedere un comignolo.
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