Di questo giugno non c'è ancora niente da dire. Una cosa però. Il ricordo dei Cooky Snack nei pomeriggi liberi della mia adolescenza, alla fine della scuola. Che così buono non l'hanno più fatto. Il biscotto sapeva di miele e c'erano delle goccioline di cioccolato intorno alla panna. Lo mangiavo seduta sul balcone della nonna, guardando la via trafficata con le gambe a penzoloni, avendo la percezione che il mondo fosse tutto lì e che niente mai potesse cambiare. Piccolo sguardo, piccola via. In fondo a Lodi. Un Cooky e il tempo immobile, il fresco delle piastrelle sulle gambe nude, tutto quello che di leggero ci può stare nel corpo di una ragazzina, un diario con lucchetto, la vocina di Vanessa Paradis che canta Joe le taxi [Y va pas partout Y marche pas au soda, Son saxo jaune...]. Che quasi quasi avevamo pure la stessa età. Mannaggia lei era bellissima. Anche con il buco in mezzo ai denti. Che l'avessi avuto io mi avrebbero preso per il culo per una vita.
E intanto poi il tempo scorre, veloce, non è più così immobile, le gambe non sono più a penzoloni perché anche volendo non passerebbero più dalle grate del balcone, decido che forse è ora di fare qualche rinuncia. Mentre Vanessa rimane sempre molto bella, diventa protagonista di pubblicità, fischiettando allegramente per Chanel.
Giugno rimane solo il momento della libertà.
E cambia persino il Cookie che forse non ha più nemmeno lo stesso nome. Le gocce di cioccolata si trasformano in puntini e il biscotto al miele diventa biscotto e basta. La vita che cambia, la dolcezza di quei momenti che resta. Di me così nostalgica non se ne può più. E qualcuno direbbe che così è la vita, un filo sottile che lega la nostra mente al passato che non si scorda e ci tortura.
Come il sapore del biscotto al miele sulla punta della lingua.
E intanto poi il tempo scorre, veloce, non è più così immobile, le gambe non sono più a penzoloni perché anche volendo non passerebbero più dalle grate del balcone, decido che forse è ora di fare qualche rinuncia. Mentre Vanessa rimane sempre molto bella, diventa protagonista di pubblicità, fischiettando allegramente per Chanel.
Giugno rimane solo il momento della libertà.
E cambia persino il Cookie che forse non ha più nemmeno lo stesso nome. Le gocce di cioccolata si trasformano in puntini e il biscotto al miele diventa biscotto e basta. La vita che cambia, la dolcezza di quei momenti che resta. Di me così nostalgica non se ne può più. E qualcuno direbbe che così è la vita, un filo sottile che lega la nostra mente al passato che non si scorda e ci tortura.
Come il sapore del biscotto al miele sulla punta della lingua.
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