Tuttavia se si potesse esprimere nello stesso momento due desideri contemporaneamente, aprire le mani e abbracciare tutti quanti, sorprendersi felici ed essere attenti quando accade, per assaporare meglio ciò di cui poi, inevitabilmente, avremo nostalgia.
Tuttavia, se si volesse, sarebbe bello avere smarrimento e insieme stupore, raddrizzarsi con la schiena appoggiata al divano, sorridere, essere grido ed essere silenzio, raccogliere le ciliegie che nascono a due a due e appenderle vicino ai lobi come fossero orecchini. Tornare bambini, avere graffi e lividi blu sulle gambe, usare le braccia per appendersi ai rami di un albero, scivolare sull'erba e giocare a nascondino sotto le braccia del salice in fondo al prato.
Cosa succede se ci si riscopre, nonostante tutto, a sperare di riavere la libertà che avevi prestato, per tutto il tempo in cui i cuori sono stati vicini, sperare di avere credito e di avere ancora parole da dire, senza versare la malinconia in lacrime che odorano del passato e del futuro che si è sgretolato.
La vita quella che è successa a noi, ci è piombata addosso con una risata, una musica stonata, un abbraccio mancato, la fotografia di un hotel deserto, i corridoi senza rumore, il mare poco lontano, le onde infrante contro i piedi dei bambini che guardano lontano.
Tuttavia so che provare mancanza sarà sempre una mia priorità.
La mancanza di te è una foto felice. Mi manca sapere che ci sarai. Ho mancanza di quello che ti sei portato via. Come quando non dicevi niente per dire tutto, alzavi le mani come a difenderti, come a dire che niente ti avrebbe scalfito. E' quello il momento in cui ti avrei abbracciato sempre, il momento in cui capivo tutto quello che avresti voluto dire; ridevo sapendo che quelle mani alzate erano come le mie, basse e allusive.
Mi fai venire in mente che non compro mai i fiori. Non ho vasi. Non amo i vasi lunghi. Si riempiono di acqua che puzza molto presto. Non vendono più i fiori profumati. Te li devi raccogliere nei campi o farli crescere in giardino, di norma dopo qualche giorno puzzano anche quelli.
Da bambina raccoglievo le viole o le margherite, le chiudevo nei libri finchè non si appiattivano, lasciando una sagoma giallognola sulle pagine, perdendo traccia delle radici nella terra e aria nei petali.
Mi fai venire in mente che ho perso una parte di me e in quella parte di me ci sei tu.
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