V. aveva l'amore. Diceva essere quello con la A maiuscola, quello che ti porta a Parigi l'ultimo dell'anno, quello che ti fa trovare i fiori il giorno del tuo compleanno. E poi vacanze nella casa al mare, la famiglia di lui diventa un po' la sua, era felice come mai nella vita e ha pensato che potesse essere la persona che tanto stava aspettando, quella da non lasciarsi scappare.
Poi più niente. Lui diventa irreperibile, è un po' malato, il lavoro lo distrugge, le cose da fare sono sempre tante. Una settimana vola.
V. si chiede perchè e poi capisce. Il mondo addosso. Come niente fosse.
Nella folla lui, la mano in un'altra. La visuale si sdoppia. Lui e l'altra, di cui V non sapeva l'esistenza. Li assale, diventa pazza.
L'altra è la futura moglie, la donna della vita da sempre, quella di cui V non si è mai accorta. Lui è stato bravo, anzi bravissimo, un applauso anche ai genitori ai parenti, a tutti coloro che hanno giocato con insistenza. Lei era la marionetta, l'amante da mostrare, il divertimento perchè l'altra è lontana.
Un gioco nel gioco.
Io non so come si possa fare, non so nemmeno come si faccia a tessere una trama così complessa, a giostrare marionette così abilmente.
La bellezza di questa storia è nell'assurdità del suo finale. Ci si potrebbe aspettare che lui possa capitolare da un momento all'altro, che la sua vita si spezzi e finisca in rotoli, che perda le due donne con cui ha passato l'ultimo anno e mezzo.
Invece lui riesce comunque a sposare l'altra, a farle credere che V è una pazza o a farsi perdonare. Avrà tutto quello che aveva pianificato e sicuramente riuscirà ad avere un'altra amante da mostrare come un trionfo.
Che amarezza.
Nemmeno un po' di giustizia.
Poi più niente. Lui diventa irreperibile, è un po' malato, il lavoro lo distrugge, le cose da fare sono sempre tante. Una settimana vola.
V. si chiede perchè e poi capisce. Il mondo addosso. Come niente fosse.
Nella folla lui, la mano in un'altra. La visuale si sdoppia. Lui e l'altra, di cui V non sapeva l'esistenza. Li assale, diventa pazza.
L'altra è la futura moglie, la donna della vita da sempre, quella di cui V non si è mai accorta. Lui è stato bravo, anzi bravissimo, un applauso anche ai genitori ai parenti, a tutti coloro che hanno giocato con insistenza. Lei era la marionetta, l'amante da mostrare, il divertimento perchè l'altra è lontana.
Un gioco nel gioco.
Io non so come si possa fare, non so nemmeno come si faccia a tessere una trama così complessa, a giostrare marionette così abilmente.
La bellezza di questa storia è nell'assurdità del suo finale. Ci si potrebbe aspettare che lui possa capitolare da un momento all'altro, che la sua vita si spezzi e finisca in rotoli, che perda le due donne con cui ha passato l'ultimo anno e mezzo.
Invece lui riesce comunque a sposare l'altra, a farle credere che V è una pazza o a farsi perdonare. Avrà tutto quello che aveva pianificato e sicuramente riuscirà ad avere un'altra amante da mostrare come un trionfo.
Che amarezza.
Nemmeno un po' di giustizia.
Credo che...la vita prende, la vita da'. Sempre. V avra' prima o poi un amore nuovo e grande. No, non cancellera' questo dolore. Ma si dira' che questo dolore ne e' valso la pena. Non ora pero'. Fra un po'. Il tempo serve, in questo caso.
RispondiEliminaO forse sono solo un'inguaribile romantica. Ma credo che tutto prima o poi ti ritorni. E tornera' di sicuro anche a lui. Vorrei essere in prima fila quando succedera'. Senza nemmeno conoscerlo.
Ultimamente sono un po' scettica... la giustizia è spesso così sbagliata...speriamo che sia come dici tu...
RispondiEliminaps V.oggi è innamorata, ha gli occhi a cuore e parla del cretino con tanto sarcasmo (e un po' di rabbia)