Vorrei che tu sbattessi la testa, che uscissi da quella stanza ovattata di suoni e colori e guardassi la vita da un'altra prospettiva.
Invece no, te ne stai lì e aspetti. Che cosa non lo sai anche tu. Ma il tempo è veloce, non conti i giorni, non conti le stagioni. E aspetti.
Sbrigati. Qualche treno è già passato.
E non parli. O parli con le persone sbagliate, quelle che non ti fanno stare male, quelle che non ti dicono mai come va la vita.
Ho pensato che ti mancasse il coraggio, che ti mancasse la forza di lasciare alle spalle il superfluo, che fossi incatenato a qualcosa che non ti appartiene. Ma io non so niente o forse troppo.
A volte mi capita di guardarti e pensare a quanto sia semplice la tua vita, mi è capitato di invidiarti e temere che la mia non potrà più essere così.
Ma cosa vuoi veramente io proprio non lo so.
Vorrei solo che tu non buttassi via nulla, che capissi quanto tutto serva nella vita, persino gli attimi di niente e che smettessi di piangere quello che non hai avuto, perchè te lo puoi prendere.
E soprattutto puoi costruire, mattone dopo mattone, la tua serenità.
Probabilmente stai già sbuffando e pensando che le mie sono solo parole, ma fratellino mio, ogni tanto ti farebbe bene ricordare che il presente brucia il tempo, e dire carpe diem ogni giorno, non è mai abbastanza.
Ti aspetto per un altro caffè senza silenzio.
Invece no, te ne stai lì e aspetti. Che cosa non lo sai anche tu. Ma il tempo è veloce, non conti i giorni, non conti le stagioni. E aspetti.
Sbrigati. Qualche treno è già passato.
E non parli. O parli con le persone sbagliate, quelle che non ti fanno stare male, quelle che non ti dicono mai come va la vita.
Ho pensato che ti mancasse il coraggio, che ti mancasse la forza di lasciare alle spalle il superfluo, che fossi incatenato a qualcosa che non ti appartiene. Ma io non so niente o forse troppo.
A volte mi capita di guardarti e pensare a quanto sia semplice la tua vita, mi è capitato di invidiarti e temere che la mia non potrà più essere così.
Ma cosa vuoi veramente io proprio non lo so.
Vorrei solo che tu non buttassi via nulla, che capissi quanto tutto serva nella vita, persino gli attimi di niente e che smettessi di piangere quello che non hai avuto, perchè te lo puoi prendere.
E soprattutto puoi costruire, mattone dopo mattone, la tua serenità.
Probabilmente stai già sbuffando e pensando che le mie sono solo parole, ma fratellino mio, ogni tanto ti farebbe bene ricordare che il presente brucia il tempo, e dire carpe diem ogni giorno, non è mai abbastanza.
Ti aspetto per un altro caffè senza silenzio.
"Se non riesci a capire come una sorella possa amare suo fratello infinitamente e allo stesso tempo aver voglia di torcergli il collo...beh, probabilmente sei figlio unico!" (L.Sunshine)
RispondiEliminaAh, Laura cara: il privilegio di avere un fratello o una sorella nel cammino della vita...Nessuna ricchezza varra' mai abbastanza. Sia nei momenti di confronto spietati, sia nella gioia piu' pura. Con la certezza che mai nessuna si preoccupera' per te quanto tuo fratello/sorella sa fare...