Cara V.,
le parole che non ti ho mai detto si racchiudono in pugno chiuso, si liberano in un attimo volando liberamente come solo tu avresti voluto.
Perché sei di nuovo libera, come quando le tue gambe da gazzella percorrevano chilometri di strada sterrata per raggiungere traguardi di vittoria. Libera di vivere a modo tuo, libera di essere amata e di amare, senza freni, prima che il mondo ti crollasse addosso, prima che le tue mani toccassero quel dolore indegno.
Mi piace pensarti mentre sorridi, guardando in basso, assaporando la consapevolezza di avere delle ali ai piedi. Ancora una volta più veloce di tutti, il tuo sorriso prima delle tue parole.
E il tuo coraggio nella morte mi lascia senza fiato, la ricerca della solitudine più buia, l'incoscienza di un addio senza ritorno, il nulla.
La tua ultima solitudine è stata lì, in quella stanza, nessuno ha sentito le tue ultime parole, nessuno ha visto quella tristezza dentro, sola con i tuoi spettri, le tue paure.
Oh mio Dio, quanta forza.
Oh mio Dio, quanta verità.
Vorrei non averti mai perduta di vista, vorrei aver avuto più tempo, avrei voluto ridere ancora con te di tutte quelle cose stupide di cui è fatta questa vita. Ballando sotto le stelle e al tramonto, in una buia discoteca la domenica pomeriggio, nel parcheggio di un'estate afosa, sulla sella di motorino rumoroso. Come se niente fosse e tutto dovesse ancora accadere.
Ti abbraccio, amica lontana, e ti stringo forte le mani, per sentirmi meno sola e per avere meno paura.
le parole che non ti ho mai detto si racchiudono in pugno chiuso, si liberano in un attimo volando liberamente come solo tu avresti voluto.
Perché sei di nuovo libera, come quando le tue gambe da gazzella percorrevano chilometri di strada sterrata per raggiungere traguardi di vittoria. Libera di vivere a modo tuo, libera di essere amata e di amare, senza freni, prima che il mondo ti crollasse addosso, prima che le tue mani toccassero quel dolore indegno.
Mi piace pensarti mentre sorridi, guardando in basso, assaporando la consapevolezza di avere delle ali ai piedi. Ancora una volta più veloce di tutti, il tuo sorriso prima delle tue parole.
E il tuo coraggio nella morte mi lascia senza fiato, la ricerca della solitudine più buia, l'incoscienza di un addio senza ritorno, il nulla.
La tua ultima solitudine è stata lì, in quella stanza, nessuno ha sentito le tue ultime parole, nessuno ha visto quella tristezza dentro, sola con i tuoi spettri, le tue paure.
Oh mio Dio, quanta forza.
Oh mio Dio, quanta verità.
Vorrei non averti mai perduta di vista, vorrei aver avuto più tempo, avrei voluto ridere ancora con te di tutte quelle cose stupide di cui è fatta questa vita. Ballando sotto le stelle e al tramonto, in una buia discoteca la domenica pomeriggio, nel parcheggio di un'estate afosa, sulla sella di motorino rumoroso. Come se niente fosse e tutto dovesse ancora accadere.
Ti abbraccio, amica lontana, e ti stringo forte le mani, per sentirmi meno sola e per avere meno paura.
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