E' un anno da te, dall'ultima volta che ti ho stretto la mano, dall'ultimo sorriso.
Perché se anche il dolore ti strappava il cuore e gli occhi si chiudevano in continuazione, la tue labbra si inarcavano e ci lasciavi la speranza di avere ancora tempo.
Poi il silenzio improvviso e più niente. La mancanza di te e tutto di seguito.
E sai, cara nonna, qui siamo tutti impazziti, le tue figlie nella solitudine immensa in cui già vivevano, tuo figlio nelle parole che non escono mai e i tuoi nipoti che corrono per strade diverse senza avere più il filo che li teneva uniti...
E io. Ho la presunzione di dire che per me sia tutto più complicato, non ho più nessuno dalla mia parte e non ho più un posto in cui rifugiarmi, le tue parole e il tuo viso alla finestra sono un ricordo così lontano che ho paura di rendermene conto.
E non ti sogno più. Non sento più il tuo profumo. Niente. Non ti sento più qui.
Sei lontana e mi piace pensare che stai andando finalmente dove ti pare, con la libertà che non hai mai avuto, senza nessuno fra i piedi, la sigaretta in bocca, il rossetto sbavato e le gambe veloci. Dalla tua mamma e forse dal tuo papà, con un volto definito e l'amore in mano.
Ti saluto da qui.
E ti stringo la mano.
Come non mai.
Perché se anche il dolore ti strappava il cuore e gli occhi si chiudevano in continuazione, la tue labbra si inarcavano e ci lasciavi la speranza di avere ancora tempo.
Poi il silenzio improvviso e più niente. La mancanza di te e tutto di seguito.
E sai, cara nonna, qui siamo tutti impazziti, le tue figlie nella solitudine immensa in cui già vivevano, tuo figlio nelle parole che non escono mai e i tuoi nipoti che corrono per strade diverse senza avere più il filo che li teneva uniti...
E io. Ho la presunzione di dire che per me sia tutto più complicato, non ho più nessuno dalla mia parte e non ho più un posto in cui rifugiarmi, le tue parole e il tuo viso alla finestra sono un ricordo così lontano che ho paura di rendermene conto.
E non ti sogno più. Non sento più il tuo profumo. Niente. Non ti sento più qui.
Sei lontana e mi piace pensare che stai andando finalmente dove ti pare, con la libertà che non hai mai avuto, senza nessuno fra i piedi, la sigaretta in bocca, il rossetto sbavato e le gambe veloci. Dalla tua mamma e forse dal tuo papà, con un volto definito e l'amore in mano.
Ti saluto da qui.
E ti stringo la mano.
Come non mai.
Piango mentre ti leggo. Perche' so cos'era tua nonna per te. Perche' un amore cosi' grande ci accomunava. Perche' delle nostre nonne abbiamo parlato per ore. E ora che entrambe se ne sono andate, ci troviamo un pochino piu' sole, e piu' disperate. E per quanto Ricky riempia le tue giornate, e per quanto Bebetta riempia i miei desideri gia' fin d'ora, non e' piu' lo stesso senza loro qui. E' naturale, come la vita che scorre. E doloroso, nonostante questo. E' come non avere piu' un posto dove essere se' stesse. E sentirsi amate per quello che siamo, senza dover mai giustificare nulla.
RispondiEliminaNon avrei mai voluto che passassi tutto qs anche tu... sei una delle poche persone che può capire un dolore così...
EliminaMi manca più di tutto il fatto di poter sedermi accanto a lei e dirle qualsiasi cosa, senza paura, piangere e ridere senza freni... perchè è vero, mi accettava sempre e comunque, con i capelli corti, lunghi, verdi, i vestiti sempre diversi, le parole forbite e proibite. Mi manca e perdo il respiro.