Arriva Siro, in una domenica autunnale ma non troppo, con il sole caldo che ci accompagna di giorno e una coperta sulle gambe la sera.
Arriva in anticipo ma non di fretta, con tutta quella gioia e tutta quella euforia che contraddistingue l'evento.
Quando l'ho saputo ero avvolta felicemente nel silenzio innaturale della mia casa, tra farina, zucchero e uova per creare una torta super calorica alle pere e cioccolato (purtroppo non per me), con un cavatappi in mano per stappare un vinello bianco (le pere vanno saltate in padella come da ricetta)...
Leggo il messaggio, gioisco, poi guardo attentamente la bottiglia di vino, osservo di sbieco l'ora e mi dico: "mmm quasi festeggio da sola, alla faccia della dieta". Prendo un bel bicchiere da degustazione vino, mi verso un goccetto e urlo "Viva Siro!".
Ad un tratto penso anche che gli alcolisti da qualche parte devono aver iniziato, che bere un vinello alle tre di pomeriggio non è una cosa normale, mi immagino seduta in cerchio con altri visi sconvolti dalla disintossicazione e mi dico "Ciao a tutti, mi chiamo Laura, ho 36 anni e ho iniziato a bere per festeggiare la nascita del figlio di una mia amica...".
E poi rido, rido di gusto, non per l'alcol ingerito ma perchè credo, in quel momento, di essere veramente felice, perché Siro è nato, sta bene e anche se ha un nome un po' così, sarà sereno e scoprirà tutto il mondo che ancora non abbiamo visto e conosciuto.
Evviva.
Arriva in anticipo ma non di fretta, con tutta quella gioia e tutta quella euforia che contraddistingue l'evento.
Quando l'ho saputo ero avvolta felicemente nel silenzio innaturale della mia casa, tra farina, zucchero e uova per creare una torta super calorica alle pere e cioccolato (purtroppo non per me), con un cavatappi in mano per stappare un vinello bianco (le pere vanno saltate in padella come da ricetta)...
Leggo il messaggio, gioisco, poi guardo attentamente la bottiglia di vino, osservo di sbieco l'ora e mi dico: "mmm quasi festeggio da sola, alla faccia della dieta". Prendo un bel bicchiere da degustazione vino, mi verso un goccetto e urlo "Viva Siro!".
Ad un tratto penso anche che gli alcolisti da qualche parte devono aver iniziato, che bere un vinello alle tre di pomeriggio non è una cosa normale, mi immagino seduta in cerchio con altri visi sconvolti dalla disintossicazione e mi dico "Ciao a tutti, mi chiamo Laura, ho 36 anni e ho iniziato a bere per festeggiare la nascita del figlio di una mia amica...".
E poi rido, rido di gusto, non per l'alcol ingerito ma perchè credo, in quel momento, di essere veramente felice, perché Siro è nato, sta bene e anche se ha un nome un po' così, sarà sereno e scoprirà tutto il mondo che ancora non abbiamo visto e conosciuto.
Evviva.
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