Quando ancora non leggevo e Marguerite Duras non era entrata nella mia vita, mi era difficile credere che un libro potesse regalare emozioni aggiunte al tatto di un indice umido, sull'angolo di qualche pagina sparsa. Qui e là, un dito annoiato su carta ruvida, la beatitudine di un'età superflua, l'indecisione sull'acquisto di All Star nere o rosse e niente di più. Poi Il Libro, con la Elle Maiuscola, indicato distrattamente da Dolores la mia prof. di Francese, a cui piacevo solo per la pronuncia e non per il lessico, povero o inappropriato, non so. Comunque, quando appare Marguerite, era il lontano 1992 e tutto cambia. Perché L'Amante non è solo un libro, è un inizio, una rivelazione, la consapevolezza che una storia possa essere raccontata ovunque, in qualsiasi momento, con qualsiasi mezzo. La storia di un amore che dura negli anni. E io che leggevo ovunque, anche in bagno, con la schiena appoggiata al cesso e gli occhi sbarrati. Per la fine, l'inizio e quello che sta nel mezzo. Tutto d'un fiato, che le pagine non sono poi molte. Sentirne la mancanza qualche anno dopo e trovarlo (e leggerlo) in lingua originale in una libreria del centro di Milano, con termini nuovi e pagine in più, sempre con gli occhi grandi e le lacrime sulle ciglia. Che poi di Lei ho letto tutto e quando ho finito e di Lei non c'era più niente, mi sono chiesta se ci fosse qualche seguace, se ci fosse qualche autore ispirato che mi facesse sospirare e avesse la stessa sintassi, un lessico simile. E veramente no. Come Lei no, mai più. Magari meglio ma come Lei nessuno mai. Il primo amore che non si scorda e viaggia nel tempo, la certezza che il vero sentimento esiste e non è vissuto. Di lei quella tristezza, come un involucro trasparente che tutto avvolge, senza scordare. Mi piaceva questo, la mia poesia inespressa, la rappresentazione famosa dei miei sentimenti.
Come dicevo, poi altro. Che di bello c'è molto. Ma si apre un altro mondo, un'altra era, un'altra me.
Come dicevo, poi altro. Che di bello c'è molto. Ma si apre un altro mondo, un'altra era, un'altra me.
dolores una prof di francese?!? Madre di città del Messico e padre di qualche banlieue? Diventa un pò come Ajeje Brazorf....
RispondiEliminaEcco lo stalker... si scrive così???
RispondiEliminami sembra di si, ma a me piace "stolcher", fa più Brianza alcoolica
RispondiEliminapoi lo sai, dopo aver passato in rassegna le foto di qualche strappona su TGCOM, youtube e i siti di annunci di lavoro, passo a fare un controllo sul bernyblog
bello "bernyblog", cheffaccio? cambio?
RispondiEliminaDevi fare tipo referendum.. Par alzata di commento dei tuoi fan/stolcher.. :-)
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