Una volta ho pensato che le quattro mura identificate come casa dovessero anche avere un profumo di riferimento a seconda degli stati d'animo, delle stagioni e degli accadimenti. E quindi va bene che d'inverno, vicino al Natale, ci possa essere profumo di zenzero e cannella. E' sacra questa cosa del profumo, e non esiste alternativa, come se non ci fosse altro possibile abbinamento. Il Natale a casa è così. Come il nostro albero. L'ultimo regalo di Carla, che quando sono entrata nel negozio avevo in mente un alberello da un metro e venti, così sta ovunque, e quando sono uscita lo scatolone era dentro un carrello, perché l'albero, appositamente smontato per me, era alto due e metri e trenta. Avevo ancora la Lupo Verde. E dentro era tutto verde di pezzi d'albero e fuori era tutto verde di carrozzeria. E mi si vedeva per un pelo. Il sacchetto di addobbi natalizi era gigante, perché avevo comprato anche quelli, ed erano tutti rossi, in preda ad un acquisto compulsivo che mi facesse ricordare lei, una delle poche persone che mi mancherà per una vita. Questa cosa delle mancanze mi fa a pezzi. Credo sia una cosa comune, in questo periodo. Mi devasta. Mi fa a brandelli. Mi manca l'aria, non mi basta niente, devo ricordarmi di avere dei polmoni e ancora lacrime da nascondere dietro una porta. Chiusa. Perché a Natale non si piange, si sorride e basta. Anche se non ho più un posto dove andare, anche se non sono più la nipote di nessuno, e nessuno mi cerca più in quel modo lì così essenziale, così avvolgente, così protettivo.
Ecco.
Stavo parlando di alberi, di profumi, e mi ritrovo a pensare che chi dice che esiste il Natale rotto, forse ha ragione. E non ci voglio credere veramente perché significherebbe perdere un'altra scommessa e proprio è una cosa che non sopporto. Perdere. Le scommesse. Non ne perdo una dall'85 quando mi sono giocata le figurine del bacio di KissMeLicia e Mirko a beneficio di Clara Z., che si fregava le mani e gridava vittoria al cielo. DioMio. Quale cielo ci poteva essere sopra la mia testa, io non lo so. Me lo chiedo ancora e continuerà a pulsarmi in corpo quella sensazione di sconfitta che mi prende il sangue e non mi lascia dormire. Forse anche osservare. Che la verità magari non la vedo come dovrei e mi ostino a credere che ci possa essere un motivo, una spiegazione a comportamenti così evidenti quanto complessi.
Perché forse chi fugge fa bene. Prima o poi occorre farlo, non si può sempre stare in prima linea a schivare i colpi. La vita dietro è anche meglio a volte. Che là in fondo ci sono gli alberi e poi il mare.
E tutto è così lontano.
E l'altrove è così vicino.
Voglio stare in fondo.
Dove non vedo l'inizio.
...
Ecco.
Stavo parlando di alberi, di profumi, e mi ritrovo a pensare che chi dice che esiste il Natale rotto, forse ha ragione. E non ci voglio credere veramente perché significherebbe perdere un'altra scommessa e proprio è una cosa che non sopporto. Perdere. Le scommesse. Non ne perdo una dall'85 quando mi sono giocata le figurine del bacio di KissMeLicia e Mirko a beneficio di Clara Z., che si fregava le mani e gridava vittoria al cielo. DioMio. Quale cielo ci poteva essere sopra la mia testa, io non lo so. Me lo chiedo ancora e continuerà a pulsarmi in corpo quella sensazione di sconfitta che mi prende il sangue e non mi lascia dormire. Forse anche osservare. Che la verità magari non la vedo come dovrei e mi ostino a credere che ci possa essere un motivo, una spiegazione a comportamenti così evidenti quanto complessi.
Perché forse chi fugge fa bene. Prima o poi occorre farlo, non si può sempre stare in prima linea a schivare i colpi. La vita dietro è anche meglio a volte. Che là in fondo ci sono gli alberi e poi il mare.
E tutto è così lontano.
E l'altrove è così vicino.
Voglio stare in fondo.
Dove non vedo l'inizio.
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Mmm... Ma sulle scale di casa tua, dove la Muzza, la rogia Bertonica, l'Adda e chi più ne ha più ne metta, portano l'eco distante di parole sussurrate come miele (tipo vadaviaelcù, ncules, Tdm e via discorrendo), non si sente sempre profumo di impepata di cozze, parmigiana e pasta con le sarde?!?
RispondiEliminaDall'85... Te se propri sicura?
Per il puntale dell'albero, ho qualche persona da proporti (e non è Malgioglio)