Leonardo DiCaprio mi piace anche ciccione. Che poi non è che sia grasso, è esplosa la faccia ma gli sono rimasti i lineamenti da bambino e per quanto gel gli mettano in testa, è una cosa che non se ne va mai. La faccia da bambino, intendo.
Comunque, alla fine, ho visto The Wolf of Wall Street, a casa, in primafila con Sky perché io al cinema non riesco più ad andare se non per aeroplani volanti, macchine parlanti, lumache turbo. E lui era da Oscar, se non lo è qui non lo sarà mai più, mi dico, perché a parte la perversione del soggetto in continuo stato di ebbrezza e droghe improponibili, credo sia riuscito a interpretare più di un individuo all'interno di un unico, solo personaggio. E' un trasformista con la faccia da maialino. Mi piace se fa il cattivo, se fa il bravo, se guarda lei, la bionda di PanAm, che più perfetta di così non può essere. Sono ossessionata dai personaggi secondari, da chi ruota attorno al protagonista, li devo riconoscere, individuare, denominare, dare una posizione. E lei è l'hostess figa di quella serie tv americana senza alcun seguito che ho visto solo io e qualche altro pazzo, e il poliziotto è quello che qualche anno fa ha interpretato KingKong, mentre Donnie forse era demenziale in altri film. Centottanta minuti di follia e genialità allo stato puro, Scorsese è il regista in assoluto che mi da sempre la sensazione di essermi persa qualcosa di veramente entusiasmante della storia americana e non. Io l'ho adorato da Quei Bravi Ragazzi in poi, con L'età dell'Innocenza come apice di quei primi anni novanta in cui Hollywood era ancora un'adorata oasi di felicità e la Pfeiffer splendeva di luce propria.
Sto divagando.
Volevo solo dire che DiCaprio mi piace anche ciccione, nonostante mi venga sempre in mente il suo viso in Romeo+Juliet, quando lui guarda l'acquario e incontra l'occhio di Claire Danes (che un acquario così lo devo ancora trovare e se anche lo trovassi e ci guardassi dentro forse troverei solo piccoli scogli immobili), improvvisamente parte Kissing You di Des'ree, poi il bacio dell'ascensore, palmo contro palmo che nient'altro è che il bacio dei santi e tutto il resto.
Avevo vent'anni e pensavo fossero solo 15.
Poi c'è tutta questa strada in mezzo, che da Romeo a Jordan c'è molto altro e nel frattempo la faccia si gonfia come un palloncino lucido, tra una sopracciglia e l'altra compare solo una ruga.
E' come essere a casa.
Comunque, alla fine, ho visto The Wolf of Wall Street, a casa, in primafila con Sky perché io al cinema non riesco più ad andare se non per aeroplani volanti, macchine parlanti, lumache turbo. E lui era da Oscar, se non lo è qui non lo sarà mai più, mi dico, perché a parte la perversione del soggetto in continuo stato di ebbrezza e droghe improponibili, credo sia riuscito a interpretare più di un individuo all'interno di un unico, solo personaggio. E' un trasformista con la faccia da maialino. Mi piace se fa il cattivo, se fa il bravo, se guarda lei, la bionda di PanAm, che più perfetta di così non può essere. Sono ossessionata dai personaggi secondari, da chi ruota attorno al protagonista, li devo riconoscere, individuare, denominare, dare una posizione. E lei è l'hostess figa di quella serie tv americana senza alcun seguito che ho visto solo io e qualche altro pazzo, e il poliziotto è quello che qualche anno fa ha interpretato KingKong, mentre Donnie forse era demenziale in altri film. Centottanta minuti di follia e genialità allo stato puro, Scorsese è il regista in assoluto che mi da sempre la sensazione di essermi persa qualcosa di veramente entusiasmante della storia americana e non. Io l'ho adorato da Quei Bravi Ragazzi in poi, con L'età dell'Innocenza come apice di quei primi anni novanta in cui Hollywood era ancora un'adorata oasi di felicità e la Pfeiffer splendeva di luce propria.
Sto divagando.
Volevo solo dire che DiCaprio mi piace anche ciccione, nonostante mi venga sempre in mente il suo viso in Romeo+Juliet, quando lui guarda l'acquario e incontra l'occhio di Claire Danes (che un acquario così lo devo ancora trovare e se anche lo trovassi e ci guardassi dentro forse troverei solo piccoli scogli immobili), improvvisamente parte Kissing You di Des'ree, poi il bacio dell'ascensore, palmo contro palmo che nient'altro è che il bacio dei santi e tutto il resto.
Avevo vent'anni e pensavo fossero solo 15.
Poi c'è tutta questa strada in mezzo, che da Romeo a Jordan c'è molto altro e nel frattempo la faccia si gonfia come un palloncino lucido, tra una sopracciglia e l'altra compare solo una ruga.
E' come essere a casa.
Secondo me ti sei guardata la replica di genitori in blue jeans, dove c'è il tuo di caprio che recita con il papá di robin ticke...
RispondiEliminaNiente repliche di genitori in Blue Jeans però...Buon compleanno Mr. Grape! ahahah (che forse è anche peggio)
RispondiEliminaNuuu... La mamma obesa che fuma.. Una sorta di porceddu dell'Iowa. Peggio di una tribute band a giggggi o' cess
RispondiEliminama allora siamo in tre ad aver seguito con trepidazione PanAm Io, te e il tuo vicino di scrivania . E tutt'ora, ogni tanto, ci chiediamo come mai non abbia avuto successo!
RispondiEliminae Leo... hai colto in pieno. Lui è figo. Punto.
Oh Vale... per me PanAm era bellissimo... ovviamente in America l'hanno cancellato dalla programmazione...
EliminaE il bel DiCaprio rimane sempre il numero uno...