Lei ha gli occhi grandi e neri, i capelli corti le stanno bene, le ridanno la vita. Il dolore lo si trova nella pelle, nelle labbra e nelle espressioni. Si tiene strette le braccia e prega quel genere di Dio che non trova più se non guardando il cielo, alto, sopra la testa, tutte le sere, prima del sonno e la mattina quando il sole si alza senza che gli occhi si siano mai chiusi.
Lei è quella donna che nonostante tutto è ancora in piedi, lei è sempre la persona con cui ridevo in spiaggia per i costumi abominevoli delle vicine di ombrellone. E' sempre lei, solo più forte, più grande, con tutta quell'esigenza di vita e di amore che non si aspettava di avere.
E' soprattutto una mamma, che ha stretto forte il suo bambino ovunque, in ogni modo e in ogni dove come a delimitare i confini con il mondo cattivo. perchè ciò che di più terribile può accadere a lei è successo.
Lei che ha guardato gli occhi immensi del suo bimbo e gli ha detto vedrai che adesso passa.
Lei vegliava il suo sonno.
Lei che ha pensato voglio piangere ancora e non smettere più.
Lei che a volte non ha più pensato a niente, perchè se tuo figlio si ammala gravemente vuoi solo una cosa nella vita e nulla più.
La forza l'ha trovata ovunque ci fosse uno spiraglio di luce, abbracciando e lasciandosi abbracciare da donne speciali quanto lei. Si chiamano Mamme Volanti, sono di Brescia e lottano per far sì che quello che è successo a loro non accada a nessun altro.
Leggete l'articolo e guardate il video qui, poi giovedi 12 Febbraio alle ore 21.10 su La7 potete trovare le testimonianze di chi ha vissuto questo dolore in prima persona, la trasmissione è Servizio Pubblico.
Possiamo fare molto cominciando da qui, non chiudendo gli occhi, condividendo, abbracciando una speranza che possiamo amare.
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