L'ultima sigaretta è quella della sera a mezzanotte, quella che ti fa fare il resoconto della giornata e ti fa dire si, oggi ho vissuto bene oppure finalmente la giornata è finita. Ieri sera, con il rivolo di fumo tra le dita, la finestra aperta, il cielo in casa, le nuvole che coprivano le stelle e il silenzio addormentato che mi circondava, ho pensato a quanto siano splendidi certi momenti, ho pensato che un'ora ti possa cambiare il percorso di una vita, ho pensato che ci sono verità che hanno l'esigenza di essere ascoltate.
Poi è solo una questione di prospettive, di angolazioni. Puoi ruotare il volto e guardare la stessa persona dalla parte della mandibola o dell'occhio sinistro, puoi guardare la stessa strada dall'alto anziché percorrendola e forse ti sembrerà più breve.
Vale tutto. Anche cambiarla, la strada, all'ultimo momento, all'ultima rotazione, all'ultima visione. Con un colpo di reni ti puoi salvare la vita.
Con un colpo d'occhio la salvi anche a chi ami.
E' questione di un attimo. Ne basta uno e ti ritrovi a guardare due persone che si rincorrono, con un altro, il cielo tutto scuro, un altro ancora e potresti perderti dove in genere non si perde nessuno.
Vale tutto. Anche camminare mano nella mano o con la mano stretta in un pugno.
Vale la fiducia estrema.
Vale anche essere felici.
Il tempo va veloce solo quando non deve. Per il resto c'è l'attesa, la pazienza e il fatto che vorrei mangiare un gelato o una decina di PanDiStelle dopo la sigaretta. Quella della mezzanotte. Che a volte è l'ultima ma spesso è anche la prima del nuovo giorno.
E' di nuovo una questione di prospettive. L'inizio è forse con l'attesa di una notte. L'inizio è al risveglio, con l'alba. L'inizio è l'uscita dal lavoro, L'inizio è il dovere di una mattina.
L'inizio dura il tempo di un rivolo di fumo, di una corsa all'alba, la chiave che gira nella serratura, il tacco che picchia sull'asfalto, il momento in cui si attraversano le strisce pedonali e la macchina che frena all'ultimo momento.
Vale piegare la testa a sinistra.
Prima o dopo la mezzanotte.
Vale tutto.
Io dormo sul lato sinistro del corpo, le gambe rannicchiate, estate, inverno e mezze stagioni che non esistono più.
Anche questo vale,
Ma non si cambia.
Poi è solo una questione di prospettive, di angolazioni. Puoi ruotare il volto e guardare la stessa persona dalla parte della mandibola o dell'occhio sinistro, puoi guardare la stessa strada dall'alto anziché percorrendola e forse ti sembrerà più breve.
Vale tutto. Anche cambiarla, la strada, all'ultimo momento, all'ultima rotazione, all'ultima visione. Con un colpo di reni ti puoi salvare la vita.
Con un colpo d'occhio la salvi anche a chi ami.
E' questione di un attimo. Ne basta uno e ti ritrovi a guardare due persone che si rincorrono, con un altro, il cielo tutto scuro, un altro ancora e potresti perderti dove in genere non si perde nessuno.
Vale tutto. Anche camminare mano nella mano o con la mano stretta in un pugno.
Vale la fiducia estrema.
Vale anche essere felici.
Il tempo va veloce solo quando non deve. Per il resto c'è l'attesa, la pazienza e il fatto che vorrei mangiare un gelato o una decina di PanDiStelle dopo la sigaretta. Quella della mezzanotte. Che a volte è l'ultima ma spesso è anche la prima del nuovo giorno.
E' di nuovo una questione di prospettive. L'inizio è forse con l'attesa di una notte. L'inizio è al risveglio, con l'alba. L'inizio è l'uscita dal lavoro, L'inizio è il dovere di una mattina.
L'inizio dura il tempo di un rivolo di fumo, di una corsa all'alba, la chiave che gira nella serratura, il tacco che picchia sull'asfalto, il momento in cui si attraversano le strisce pedonali e la macchina che frena all'ultimo momento.
Vale piegare la testa a sinistra.
Prima o dopo la mezzanotte.
Vale tutto.
Io dormo sul lato sinistro del corpo, le gambe rannicchiate, estate, inverno e mezze stagioni che non esistono più.
Anche questo vale,
Ma non si cambia.
... E dormi con le calze di spugna bianche molli sul tallone...
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